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Quattro storie di impresa al femminile, quattro progetti innovativi che nascono dalla passione per il lavoro agricolo. Barduca e le imprese individuali La Casa sulla Collina di Finesso Veronica, Carpi Marina e Carpanese Elisa sono le realtà premiate dal bando Donne per la green economy promosso dalla Camera di Commercio di Padova su iniziativa del Comitato per l’imprenditoria femminile e dedicato ai migliori progetti di marketing presentati da imprese padovane agricole a conduzione femminile.
Secondo i dati del Centro studi della Camera di Commercio, nel comparto agricolo del territorio provinciale le imprese femminili - ovvero le ditte o le società dove il controllo è esercitato prevalentemente da donne - sono 2.539, il 23,8% del totale.
«Le storie delle realtà premiate sono anche le storie di imprenditrici che hanno saputo “coltivare” il loro sogno con tenacia e creatività, tenendo insieme tradizione e innovazione - spiega Elena Morello, Presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Padova - Il riconoscimento, oltre a rappresentare un sostegno ai loro progetti, vuole contribuire a far conoscere alcune realtà straordinarie del nostro territorio».
«La sostenibilità - aggiunge Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova - è un valore che percorre, con diverse declinazioni, tutte le realtà premiate, che propongono una visione di sviluppo agricolo connessa al proprio territorio di riferimento e con lo sguardo rivolto al futuro».
Le aziende premiate
Guidata da Alessia e Laura Barduca, rispettivamente 41 e 35 anni, seconda generazione dell’azienda di famiglia, la Barduca di Borgoricco è specializzata nella produzione di ortaggi biologici ed è attiva nel territorio con iniziative di divulgazione che coinvolgono anche le scuole. Il progetto premiato prevede la creazione, all’interno dell’azienda, di un percorso didattico-tematico che accompagni i visitatori alla scoperta del valore delle produzioni biologiche.
Anima e motore dell’impresa La Casa sulla Collina a Galzignano Terme è invece Veronica Finesso, che nel 1987 con la famiglia ha lasciato la città per trasferirsi sui Colli Euganei e iniziare una nuova vita. Alla coltivazione di olivi, viti, alberi da frutto, frutti di bosco, erbe aromatiche e piante officinali affianca un laboratorio per la produzione di confetture, composte, vegetali essiccati e altri prodotti realizzati a partire dai frutti della terra. L’attenzione alla sostenibilità percorre tutta l’attività aziendale, dalla varietà delle culture alla scelta di ridurre al minimo i fitofarmaci fino alla limitazione delle lavorazioni dei terreni per lasciar posto anche allo sviluppo di erbe spontanee. Il progetto presentato propone la realizzazione di tour esperienziali e percorsi enogastronomici, l’installazione di cartelli informativi con qr code, l’arricchimento del sito web con nuove informazioni.
Premiata anche Elisa Carpanese, 42 anni, che nel 2021 ha lasciato l’impiego come contabile spinta dalla passione per il lavoro agricolo, ereditata dalla famiglia. Nei sei ettari fra Cinto e Vo’ Euganeo coltiva vigneti e ulivi. Il nome scelto per l’etichetta dei vini - Bora - richiama proprio il soprannome antico assegnato alla sua famiglia e legato alla brezza che spesso soffiava sul monte Rovarolla a Zovon, dove risiedeva il nonno di Elisa. Il progetto presentato prevede la realizzazione di un sito aziendale per valorizzare l’attività agricola e la sua produzione.
Fra le “donne per la green economy” infine Marina Carpi che dal lontano 1973 gestisce la sua azienda agricola e florovivaistica a Monselice: una realtà che si è via via specializzata nella produzione di crisantemi, con oltre 5500 esemplari piantumati ogni anno, e nelle coltivazioni dedicate al foraggio naturale degli animali. Il progetto premiato punta alla realizzazione di un logo, di un sito e nuove etichette ecologiche realizzate in carta erba.