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Padova, 16 giugno- “Le imprese del territorio promuovono le camere di commercio per la loro efficienza, competenza, dinamicità, qualità dei servizi e soprattutto per il loro ruolo da ponte tra il mondo imprenditoriale e quello della scuola e dell’Università. Un riconoscimento che ci impegna come Ente a svolgere un fondamentale ruolo di aggregatori per l’elaborazione e la realizzazione di progetti territoriali di sviluppo favorendo il raccordo tra soggetti istituzionali, associazioni di categoria e privati. Con Questo approccio, e in dialogo costante con Enti locali e associazioni di categoria, vorremmo che si portasse avanti un piano strategico che, mettendo al centro i territori e le loro specializzazioni- dalla manifattura delle nostre piccole e medie imprese all’accoglienza turistica, passando per la produzione del sapere e l’innovazione- e puntando sull’interconnessione territoriale, logistica e infrastrutturale, guardi alla nostra città come un Hub Metropolitano dove una pluralità di centri venga messa in rete per produrre e rafforzare sinergie di sistema utili a tutta l'economia. Un piano che di fatto affonda già le sue radici nel Padova Congress, nell’Innovation Hub in zona Fiera, in Le Village, nei PID presenti in tutta la provincia, nella Fondazione per il Turismo che sta per nascere, solo per fare alcuni esempi”.
Così Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova ha aperto “Tutti convocati in Camera”, la giornata di confronto che ha visto istituzioni e categorie economiche riunite nella sede di Piazza dell’Insurrezione per affrontare il tema delle strategie di sviluppo per Padova, il suo territorio e per le imprese tutte. All’appello lanciato dalla CCIAA patavina, a cui ha preso parte in chiusura il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, hanno aderito Roberto Marcato, Assessore allo sviluppo economico e all’energia della Regione del Veneto, Sergio Giordani, Sindaco Comune di Padova e Presidente Provincia di Padova, Daniela Mapelli, Rettrice Università degli Studi di Padova, Gilberto Muraro, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Presenti anche tutte le categorie economiche: Luca Trivellato, Presidente CIA Padova, Roberto Lorin, Presidente Coldiretti Padova, Michele Barbetta, Presidente Confagricoltura Padova, Leopoldo Destro, Presidente Confindustria Veneto Est Gianluca Dall’Aglio, Presidente Confartigianato Imprese Padova e Luca Montagnin, Presidente CNA Padova, Patrizio Bertin, Presidente ASCOM Padova, Nicola Rossi, Presidente Confesercenti del Veneto Centrale, Ugo Campagnaro, Presidente Confcooperative Padova.
“In uno scenario di guerra e inflazione, in un territorio con livelli di produzione delle imprese ancora positivi, ma con un rallentamento dell’attività manifatturiera, dobbiamo puntare a consolidare il trend di crescita più o meno stazionario registrato nel 2022. Per quest’anno, abbiamo deciso di investire quasi 7milioni di euro a favore delle piccole e medie imprese. Per sostenere la competitività, abbiamo infatti scelto di supportare progettualità che riguardano prevalentemente ambiti coerenti con la strategia condivisa con i territori ovvero la digitalizzazione, il turismo, l’internazionalizzazione e la formazione sicuri che da qui si costruisca il futuro” – conclude Santocono.
A confermare aspettative, ruolo e reputazione delle Camere di commercio venete è infatti l’indagine realizzata, da settembre a ottobre 2022, da IPSOS, primaria società di ricerche di mercato e sondaggi di opinione, per il sistema camerale e presentata per l’occasione dal presidente Nando Pagnoncelli. Lo studio* ha evidenziato come le Camere di Commercio siano sicuramente riconosciute come erogatrici di servizi per le imprese, tuttavia, la familiarità con tali servizi appare contenuta sebbene le imprese venete risultino più soddisfatte dei servizi offerti dalle proprie CCIAA di riferimento, rispetto alla media nazionale. Le aziende venete ritengono, infatti, le Camere realtà corrette, con personale competente e quindi efficienti e ben organizzate e riconoscono un’offerta di servizi in linea con le proprie necessità e un impegno nel favorire soprattutto il dialogo e la collaborazione con il mondo dell’istruzione, scuole e università. Riferiscono tuttavia uno sbilanciamento nella rappresentanza a favore delle imprese più grandi. In termini di servizi fruiti, oltre 8 aziende venete su 10 ne hanno fatto uso, ne utilizzano mediamente poco più di uno. Tra i bisogni per cui le aziende venete richiederebbero maggior supporto da parte degli enti camerali spicca la semplificazione della burocrazia, la formazione dei dipendenti e soprattutto di essere guidate per ottenere accesso ai fondi del PNRR e la partecipazione ai bandi di finanziamento.