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Tra le novità più rilevanti introdotte dalla Riforma si segnalano:
- Una maggiore semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative
- La possibilità di posticipare fino a un mese (dal giorno successivo allo scadere di un mese solare dalla data di presentazione la domanda sarà irricevibile) il pagamento delle tasse di concessione governativa relative ai depositi di brevetto per invenzione industriale e di brevetto per modello di utilità, riconoscendo la protezione fin dalla data di presentazione della domanda
- L’abolizione del c.d. Professor privilege, ossia l’inversione (rispetto alla normativa precedente) della titolarità dei diritti legati all’invenzione dai ricercatori alle strutture di appartenenza, quali Università ed Enti di ricerca, al fine di rendere più agevole il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca al sistema produttivo
- La possibile coesistenza tra brevetto italiano e brevetto europeo, nell'eventualità venga concesso allo stesso inventore un brevetto italiano ed un brevetto europeo valido in Italia o un brevetto europeo con effetto unitario, con la conseguenza che il brevetto italiano può mantenere i suoi effetti e coesistere con il brevetto europeo, anche in caso di successivo annullamento o decadenza di quest’ultimo
- La possibilità di ottenere una protezione temporanea di disegni e modelli nell’ambito delle fiere
- Un maggiore contrasto ai falsi e prodotti contraffatti, consentendo alla Guardia di Finanza di sequestrare prodotti anche direttamente durante un evento fieristico
- Il rafforzamento della tutela delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine attraverso il divieto di registrazione di marchi evocativi, usurpativi o imitativi, anche azionando lo strumento dell'opposizione a difesa delle Indicazioni.
Per ulteriori approfondimenti:
Ministero delle Imprese e del Made in Italy - modifica del Codice della Proprietà Industriale